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Relativo: fra musica e poesia

la scrittura è la sua natura, la sua salvezza
2020-09-04 di Elena Scarpace

Relativo: fra musica e poesia

Relativo, nome d'arte di Salvatore Gamardella, nato a Napoli il 12 luglio del 2000, è un giovane poeta, scrittore e cantautore italiano. Da sempre appassionato di musica, canto e recitazione. Ama in particolar modo la scrittura, passione nata sin dalla tenera età. Per Relativo la scrittura è tutto:

“La scrittura è tutto, sì. Non mi esprimo col mio corpo, ma con i miei pensieri, con la mia mente. Mentre il mio corpo si atrofizza, nascono i pensieri. Vivo questa mia passione come una sorta di felice malattia: io sono malato e la mia malattia è la scrittura o, sotto un altro punto di vista, io sono malato di mio e la scrittura mi salva, mi guarisce.”

Relativo scrive per esigenza, è la sua natura ed ha raccolto il materiale scritto degli ultimi due, tre anni dando vita ad un libro di poesie intitolato “Fra sismi e scosse, i maremoti del cuore”. Le poesie inserite nella raccolta toccano temi quali amore, coraggio, lotte sociali e depressione.

Il suo nome d’arte Relativo lo descrive alla perfezione. Come dichiara lo stesso scrittore, ha tanti dubbi, ma anche tanta determinazione:

“Per me il dubbio è sacro, perché grazie al dubbio, non hai convinzioni e senza convinzioni non puoi essere arrogante o superbo ma bendisposto ad ascoltare il parere altrui, anche se diverso dal tuo. Penso che il relativismo possa avere un ruolo anche a livello sociale ed aiutare l'essere umano ad essere... più umano."

Relatività che esprime solo in parte in un’altra delle sue passioni: la musica. Nel singolo "La mia relatività", infatti, c'è solo il suo caos. Non spiega realmente cosa sia il suo relativismo. Il brano è stato scritto quando aveva 17 anni ed era più uno sfogo, un concentrato di emozioni facendo già intendere che col relativismo si soffre perché non si ha un punto fermo, una sicurezza a cui appoggiarsi.

“La mia relatività” insieme ad altre sette canzoni formano il suo album d’esordio “Instabile”, pubblicato a gennaio 2020. Alcune canzoni sono state scritte quando Relativo aveva 17 anni, altre a 18 anni. L’ultima, la più recente, è “Ora”. Nella sue canzoni ci sono parole che usa spesso e le parolacce cerca di utilizzarle solo nei pezzi rap, anche se gli piace fondere e confondere gli stili e i generi. Per ora preferisce non togliersi la possibilità di utilizzare qualsiasi parola, comune o ricercata che sia anche perché non ha ancora trovato un suo equilibrio e tutto lo rappresenta ma niente lo rappresenta appieno.


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